Oggi scade il termine per il versamento del secondo acconto dei contributi dovuti da artigiani e commercianti sul reddito eccedente il minimale. I contributi “fissi”, calcolati nei limiti del minimale, sono infatti versati alle scadenze canoniche del 16 maggio, 21 agosto, 16 novembre 2017 e 16 febbraio 2018. Per quanto riguarda gli acconti, invece, i termini sono quelli previsti per il versamento dell’Irpef a titolo di primo e secondo acconto 2017, mentre il saldo conseguirà alla dichiarazione dei redditi presentata nel 2018. Il calcolo degli acconti dovuti per l’anno 2017 dagli iscritti alla gestione dei commercianti e a quella degli artigiani prende in considerazione in via provvisoria tutti i redditi di impresa indicati nella dichiarazione 2016, al netto delle eventuali perdite pregresse. Il calcolo dei contributi deve tenere conto del minimale di reddito (15.548 euro per l’anno 2017) che origina l’importo dei contributi “fissi” comunque dovuti e del massimale che varia a seconda della data di prima iscrizione alla gestione artigiani o commercianti. Rispetto al previgente regime che esonerava gli artigiani e i commercianti aderenti al regime agevolato dal pagare i contributi fissi assoggettando all’aliquota contributiva tutto il reddito prodotto, la Legge di Stabilità 2016 ha invece previsto una riduzione del 35% sui contributi dovuti. Pertanto, sul reddito forfettariamente determinato sulla base dei parametri allegati alla L. 208/2015, si applica la contribuzione dovuta ai fini previdenziali, ridotta del 35%.


La terza rata della rottamazione delle cartelle si pagherà al 7 dicembre. Sebbene ci sia la possibilità che, calendario alla mano, la legge di conversione del decreto fiscale con il rinvio al 7 dicembre del versamento arrivi in Gazzetta Ufficiale dopo il 30 novembre, il voto definitivo di approvazione, alla camera il prossimo 29 novembre vale come proroga in itinere. È questo l’orientamento del Ministero dell’economia.