Iva 2015, alla cassa entro l’acconto

La scadenza dell’acconto Iva segna la data di consumazione del reato di omesso versamento Iva per l’anno precedente,

La scadenza dell’acconto Iva segna la data di consumazione del reato di omesso versamento Iva per l’anno precedente, e quindi, nei prossimi giorni, in assenza dei pagamenti dovuti e relativi all’anno scorso, si realizza il delitto per il periodo di imposta 2015. In virtù delle modifiche apportate dal D.Lgs. 158/2015 il reato in questione, previsto dall’articolo 10-ter, D.Lgs. 74/2000, sanziona ora con la reclusione da 6 mesi a 2 anni, chiunque non versi l’Iva, dovuta in base alla dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo per importi superiora a 250.000 euro per ciascun periodo di imposta (soglia precedente 50.000 euro). Questa modifica, favorevole per il contribuente, è applicabile anche ai reati commessi prima della citata data con la conseguenza che dal 22 ottobre 15 (data di entrata in vigore delle nuove regole) non costituiscono più reato i mancati versamenti Iva per importi inferiori a 250.000 euro realizzati in passato.